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In Italia diminuiscono i fumatori e aumentano le fumatrici: Perche’ mettere la salute e il benessere a rischio inutilmente?

Salute

Come riporta l’Organizzazione mondiale della sanità la sigaretta è una delle cause più rilevanti e importanti nei decessi che avvengono quotidianamente nel mondo. Il tabagismo, diffuso da molti secoli, miete ogni anno sette milioni di vittime di cui 890.000 per colpa del fumo passivo.

Questi dati, diffusi dall’AIRC (Fondazione per la Ricerca sul Cancro) fanno riflettere molto sull’importanza di una sensibilizzazione capillare tra tutti i cittadini sulla pericolosità di un gesto (fumare) che a molti sembra “alla moda” o “rilassante”. Purtroppo ogni anno in Italia ci sono oltre 70.000 persone che per colpa di questo “vizio” muoiono di tumore, spesso ai polmoni.

Sempre in Italia, secondo statistiche firmate Doxa, sono diminuiti gli uomini tabagisti (da 6,9 milioni nel 2016 a 6 milioni), sono aumentate le fumatrici (da 4,6 milioni nel 2016 a 5,7 milioni) e il 12,2 % ha iniziato prima di aver compiuto i 15 anni di età.

Lo stato italiano, inoltre, per garantire cure adeguate ai malati, solo nel 2010 ha speso (in costi sanitari) circa 7,5 miliardi di euro.

Come riportano le maggiori riviste scientifiche e le ultime ricerche effettuate sul contenuto di una sigaretta si evince che sono circa 4000 le sostanze sprigionate da una semplice accensione e inalazione del fumo fino ai polmoni. Di queste sostanze, secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) circa ottanta sono riconosciute come cancerogene dalla comunità scientifica. Un elemento in particolare, presente in molte marche di sigarette (anche italiane), è il polonio 210. Il polonio 210 è una sostanza radioattiva e secondo alcuni calcoli, dopo 20 sigarette fumate in una giornata la dose di radiazioni depositata nei polmoni equivale ad almeno 25 radiografie.

Un mito da sfatare è: “Ne fumo una al giorno, non mi succede niente”. No, perché tutto ciò che si fuma va quotidianamente ad aumentare la possibilità del rischio di sviluppare un tumore.

Ciò non significa neanche che chi fuma avrà certamente un tumore ai polmoni, ma perché aggiungere una possibilità e mettersi a rischio da soli?

Preoccupante è anche il fumo passivo che nei bambini e nelle donne in gravidanza può seriamente provocare morte infantile entro un anno di vita dei nascituri.

Ciò che tutti dovrebbero capire è la bellezza della vita e il rispetto per essa, l’importanza di essere in salute, il valore dell’indipendenza da qualunque sostanza (che sia nicotina o altro). Purtroppo ciò va in contraddizione con i business/monopoli che ci sono alle spalle delle sigarette.

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